sabato 12 marzo 2011

NOCARA NON E' PIU' DEI NOCARESI !!!


Succede in Italia, in Calabria, …a Nocara.
Dopo un anno di battaglia condotta civilmente dalla quasi totalità dei cittadini (200 firme su 350 residenti effettivi compreso bambini) arriva la sentenza antidemocratica della maggioranza di governo capitanata dal sindaco F. Trebisacce, che non solo non ha mai speso una sola parola a favore dei cittadini, solo demagogia, ma alla fine ha persino brindato alla vittoria.
Dopo riunioni in piazza, occupazione della sala consiliare, intervento del prefetto di Cosenza e di tutto lo Stato Maggiore della provincia di Cosenza, Carabinieri, Finanza, Polizia, ecc., la SELEX probabilmente riuscirà ad installare il suo ripetitore grazie ad un’audace operazione. Un colpo di coda letteralmente appoggiato dal primo cittadino, che anziché sposare la richiesta della comunità che dovrebbe proteggere, l‘affonda. Infatti, invece di presentarsi al consiglio comunale pronto a bocciare la richiesta fatta da Radio Italia in merito alla sub-locazione del suo traliccio, questi che fa?: la giustifica: è fatta!!!, …e gioisce.
Ai nocaresi, ma non solo, alla società civile e democratica tutta, non resta che far propria questa amara sentenza. Una sentenza che oltre al danno ha tanto il sapore della beffa, …perché SELEX non darà al comune di Nocara neppure un centesimo di euro, perché pagherà l’affitto a Radio Italia.
Che affare!!!!!!
E’ difficile credere che succedano queste cose!!!, eppure è così.
Soprattutto in paesi piccoli come Nocara, dove la cosa più grande, il valore più assoluto che la gente ha suo è la dignità, si è costretti purtroppo a vedersi bandire e mortificare valori assoluti, di cui nessuno deve farne a meno, da scelte antipopolari e antidemocratiche, figlie di pressapochismi ed errori spinosi.

C’è tanto, davvero tanto, da obiettare sull’operato del sindaco Trebisacce, comunque:
*ieri la discarica a cielo aperto,
*oggi il ripetitore,
**************…e domani?

…Siamo in tanti a chiederci se sia ancora possibile, a queste condizioni, pensare che bisogna aver fiducia nel futuro!!!
(con questi amministratori?!?!?!?!?!?)

Di seguito il manifesto, a firma di Domenico Pittino, che sarà affisso nelle vie e nelle piazze del piccolo paese.
clicca sull'immagine per ingrandire e leggere

giovedì 10 marzo 2011

Lettera aperta ai sig.ri Gelmini, Scopelliti & C. - GIU' LE MANI DALLA SCUOLA DEI PICCOLI COMUNI




GIU' LE MANI DALLA SCUOLA DEI PICCOLI COMUNI.

L’anticipato Uovo di Pasqua, con annessa sorpresa, che il Governo Berlusconi ci ha consegnato con il Decreto Milleproroghe, frutto di una classe politica indegna di rappresentare un popolo, grava in maniera inequivocabile ed insopportabile su un’Italia che già aveva sulle spalle il peso di una distribuzione economica a piacimento, che tiene conto dei diritti dei pochi piuttosto che delle esigenze reali e serie dei molti, dei territori davvero poveri.
Assistiamo alla perdita della fiducia in tutto, …pur avendo lottato e sacrificato molto di noi stessi, …pur avendo donato più di quanto potessimo donare: adesso ci è rimasto solamente l’osso, e naturalmente, guai a toccarcelo, il senso del pudore, anche se notiamo che “qualcuno” l’ha comunque perso.
Dal privato al pubblico …tutto si è improvvisamente impoverito, e a niente sono serviti e servono gli SOS provenienti da ogni dove. Si è toccato il fondo più profondo.
Vorrei parlare di più cose, ma per l’occasione mi voglio soffermare, sottolineandola con forza, sulla questione delle scuole nei piccoli paesi, come quello in cui vivo, Nocara (cs).
Bene, cari amici,
il rischio …oggi più che mai non è più un rischio: è diventato, ahinoi, realtà: la chiusura delle scuole nei piccoli centri è qualcosa che dobbiamo aspettarci da un momento all’altro!!!, …e perdere la scuola in una comunità …significa far morire la sua linfa vitale, tagliare le radici della cultura che da secoli appartiene ad ognuno, significa denigrare identità e storia locale.
Chi si è permesso di METTERE IL CAPPIO INTORNO AL COLLO, anzi, è vero dire che, chi si è permesso di STRINGERE IL CAPPIO AL COLLO, perché il cappio già c’era, forse non si rende conto dei disagi che si vive in questi luoghi, e non stiamo qui a menzionarli …perché i “signori” li conoscono bene quali sono i disagi ma se ne fregano.
Un Paese moderno che vuole vincere la sfida del domani, non può abbandonare a sé stessa la scuola, …non può allontanare da criteri sociali e culturali il vero presidio di democrazia e luogo principe per la formazione delle nuove generazioni.
Con i tagli si è provveduto ad una autentica mortificazione dell’intelligenza delle persone.
Solo semplici e ridicoli palliativi, e i docenti, ormai, sono per certi versi persino poco motivati ad una vera qualificazione per una mancanza atavica di mezzi idonei e strumenti sufficienti, …anche se questi ce la mettono tutta.
“Alunni indifesi …e cultura bocciata”, questa è la condizione, preistorica, delle scuole nei piccoli comuni, …e ora, addirittura, per rimuovere il problema …si vuole cancellare tutto con una spugna.
Un appello, dunque!!! …Un appello da parte di chi rappresenta più del 70% dell’intero Paese Italia, …un appello da chi rappresenta un vero valore culturale, antropologico, sociale …per un futuro più degno di rispetto per tutti. Ed è da questo valore che si parte per dire, che il vero caposaldo di tutto è rappresentato dalle istituzioni scolastiche locali, quale importante tessuto connettivo nei processi di costruzione e di sviluppo dell’identità personale.
Noi DICIAMO NO AD UNA SCUOLA DI EMARGINAZIONE, così come DICIAMO NO ALLA DEBOLEZZA DELLA SCUOLA.
Il compito educativo è quello di esprimere tutto il senso nobile della società a cui si appartiene, …e non si può denigralo, anzi privarlo dei suoi valori assoluti, …e, soprattutto, LA SCUOLA NON E’ NE’ DI DESTRA NE’ DI SINISTRA: la scuola è scuola, e basta!!! 
Bisogna aiutare chi sta male …non ucciderlo!!!
Cari Gelmini, Scopelliti & C. …beati voi …che vivete in centro!!!
Anzi NO:
NOI VI DICIAMO che: stiamo meglio noi, …almeno “respiriamo aria sana”, anche tra le persone, VI DICIAMO che: la nostra scuola non si può toccare, …perché potrebbe venire utile anche a voi e insegnarvi molte cose che non sapete, più importanti del caffè al bar con cioccolatino e salviettino decorato.
Togliere fondi alla scuola significa inevitabilmente chiudere le scuole dei piccoli paesi no?
…Perché, dunque, non proviamo a “trovarli” i soldi che mancano a “questa” scuola!?!?!?!?
Cari Gelmini, Scopelliti & C., a questo punto, dato che abbiamo capito che dobbiamo sbrigarci le faccende ad iniziare dal nostro piccolo, nel senso di “localmente”,  io inizierei col chiedervi …di provvedere a mettere qualche pezza nelle stesse nostre tasche …e con accurata attenzione provvedere immediatamente alla disamina del perché, ad esempio, su ogni cittadino al Comune di Cosenza, la nostra provincia di appartenenza, grava un costo del personale comunale di 506 euro l’anno: quasi il doppio rispetto a una città poco più grande come Cesena (271 euro), e addirittura il 117% in più nei confronti di Catanzaro.
Me lo chiederei, cari Ministra, Governatore & C.!!!, non solo perché è una cosa dovuta al popolo ma, anche perché solo questa onorevole operazione potrà aiutarvi a fare meglio i conti anche nelle tasche dei piccoli comuni, come quello di Nocara, che ha poco da perdere ma sicuramente tanto da guadagnarci da un eventuale naturale e dovuto taglio nei confronti di chi la perequazione la vive solo per sé. …Aggiornerei questi dati!!!, …mi confronterei con il popolo con questa ennesima battaglia “intellettuale”, questione umana e sociale, che mai riconduce, soprattutto per i piccoli centri, ad esiti di riguardo e di rispetto nei confronti di chi davvero cerca di sopravvivere, non di vivere.
E’ COSI’ CHE SI FA!!! … LE SCUOLE NON SI CHIUDONO!!!, SI COMBATTE ED ELIMINA, LA’ DOVE C’E’, LO SPRECO DI DANARO PUBBLICO.

Domenico Pittino
PD Nocara –

mercoledì 9 marzo 2011

NASCE "VOCI DALLA PERIFERIA"




E' un laboratorio culturale e politico all’interno del PD che si prefigge il compito di elaborare nuove idee attraverso la disamina quotidiana permanente delle realtà vere e quelle presunte, delle realtà che si conoscono e quelle che non si conoscono del territorio.
La convinzione, che per garantire il massimo dello sforzo politico ed amministrativo in un territorio  si debba necessariamente passare attraverso l’impiego ed il sano utilizzo di un dibattito aperto e culturalmente ampio, pone al centro delle attenzioni lo studio e sviluppo di programmi di azione atti a consentire e a garantire alla popolazione di godere degli stessi diritti di cittadinanza, dei diritti civili e sociali, …come recita l’art. 117 della Costituzione. "Voci Dalla Periferia" ha un compito importante dunque!!! ….un compito per un territorio colpito da sempre da incidenti politici ed amministrativi che hanno trasformato di fatto questo lembo di terra da un potenziale vettore per lo sviluppo economico in un mero serbatoio di voti a cui “offrire”, ogni tanto, il contentino.
Attraverso il confronto e lo scambio culturale aperto si vuole consegnare al territorio dell’Alto Jonio Cosentino il giusto valore, ...e solo attraverso momenti di coesione sociale e solidale si potrà arrivare a questo. Dunque, se da una parte si discuterà dell’insuccesso degli sforzi della comunità nazionale e anche locale, che non hanno soddisfatto e non soddisfano le esigenze di un territorio e di un popolo in attesa da sempre, dall’altra si vuole discutere sui motivi di questo insuccesso per dare alle domande che da sempre hanno mille risposte ,,,una risposta che abbia finalmente un seguito reale, il giusto peso sociale.
"Voci Dalla Periferia" nasce, dunque, per combattere la demagogia, che non serve a nessuno, …nasce per togliere la maschera a coloro i quali migrando credono di sfuggire alla responsabilità, acquisita o regalata è tutto da vedere, …nasce per mettere insieme tutti coloro i quali a cui stanno davvero a cuore le sorti del nostro territorio, ma con onestà e semplicità di cuore, …non, appunto, con demagogia.
Il compito, dunque, è quello di entrare nei meandri del fare amministrativo e politico e scoprire quali sono stati, quali sono e quali possono essere i fattori critici che impediscono la crescita di questo territorio che tanto può dare alla società intera. 
Non vuole  nè si è la “voce clientelare” di niente e di nessuno, dunque …non avremo timore a denunciare usi ed abusi di una pratica amministrativa e politica che non sia confacente e rispettosa delle esigenze di una popolazione che merita ben altro; saremo al fianco di tutti i cittadini per combattere il grave rischio di disgregazione sociale, economico e culturale che ormai da tanto tempo sta colpendo l’Alto Jonio Cosentino.

Per aderire al gruppo invia una e-mail a vocidallaperiferia@libero.it  inserendo i tuoi dati e il luogo di residenza o di domicilio.
Il nostro motto è: INSIEME PER LA PERIFERIA.

Serve il tuo aiuto,
Servono le tue idee,
...il tuo contributo è importante.
Inviaci notizie dal tuo paese, ...le pubblicheremo e ne discuteremo insieme.

Lo staff di "Voci Dalla Periferia"  

Guai e solo guai per la Calabria!!!



Si è detto di come e perchè il Governatore Loiero non sia stato in grado di superare gli ostacoli che ci sono tra i problemi della Calabria e la Calabria stessa, …se n’è discusso molto e di questo se n’è fatto il cavallo di battaglia proponendosi all’elettorato come “i salvatori della Patria”.
Puntualmente, come da sempre accade, la maggioranza delle persone ha creduto nelle parole del Centro Destra ma, sempre più puntualmente, loro e nostro malgrado, aspettiamo ancora I FATTI. Anzi, dobbiamo denunciare, che di FATTI ce ne sono stati, e come!!!, ma direi che sono alquanto catastrofici e sconcertanti.
In pratica, la cura del Governatore Scopelliti viene presentata al paziente “Calabria” come una cura drastica:

Diagnosi: il paziente è affetto da raffreddo, febbre, mal di pancia, male alla schiena, sintomi di depressione, ecc., ecc.

Terapia: uccidiamolo …così risolviamo tutti i malanni.

Ospedali: terapia/menu MARE E MONTI.
In montagna, Scopelliti, alla fine dell’anno scorso, per attuare il Piano di Rientro dai disavanzi del settore sanitario ha predisposto un forte dimensionamento per le strutture di Serra San Bruno, Acri, S. G. in Fiore e Soveria Mannelli. Fino al 31 marzo 2012 durerà quella che Scopelliti chiama “fase sperimentale”, e in queste strutture saranno mantenuti solo 20 posti letto di medicina generale, dopodiché si “valuterà” se mantenere in vita o meno gli ospedali di montagna. Questo, al di là dei proclami, è quanto recita testualmente il decreto n. 18 del Commissario, ed è fin troppo chiaro che ridurre questi ospedali a soli 20 posti letto vuol dire giustificare preventivamente la chiusura che avverrà dopo il 31 marzo 2012.
Al mare, sempre Scopelliti ,…altro che riduzione: TAGLIO NETTO, vedi Ospedale di Trebisacce, ecc.
Una bel menu MARE e MONTI da far leccare le ferite anche a chi ferite non ne ha.

Ponte sullo stretto: il giocattolo da non toccare …a Berlusconi & Seguaci.
Il Governatore Scopelliti, del tutto prono ai voleri del Cavaliere,  sostiene a gran ritmo l’operazione e propaganda la costruzione del ponte, manco dovesse pubblicizzare un prodotto alimentare di sua proprietà, …e lo fa, attenzione, proprio mentre il suo stesso suo Capo …TAGLIA da una parte e CUCE dall’altra (la sua), ridicolizzando letteralmente la quantità di spesa in infrastrutture e servizi REALMENTE NECESSARI AL POPOLO CALABRESE.
La costruzione del Ponte sullo stretto viene ritenuta “Struttura Fondamentale”.
Mi chiedo e sicuramente vi chiederete: “…con 2,2MILIARDI DI EURO, che sono a carico dello Stato, il resto è di aziende private, … QUANTE OPERE DI “BENE” IN INFRASTRUTTURE POTREBBERO ESSERE FATTE PER LA CALABRIA E LA SICILIA?!?!?!?!?!?”

Alluvioni: i soldi al Nord erano del Sud.
I 100MILIONI di Euro dati al Nord dopo l’ultima alluvione sono davvero stati sottratti al fondo per il dissesto idro-geologico del Sud?
Anche se, è chiaro, Palese (PDL) dice che non è vero, pare proprio di sì.
Palese dice:
“Non c’è stato nessuno scippo di fondi. I fondi della delibera Cipe 6 novembre 2009 si sarebbero dovuti ripartire con il criterio 85% (Mezzogiorno) 15% (Centro-Nord). Lo stesso Cipe con delibera 41/2010 ha già assegnato 100 milioni di euro da ripartire tra Emilia Romagna, Liguria e Toscana colpite da eventi meteorici eccezionali. L’emendamento approvato nelle commissioni del Senato prevede che vengano assegnati 100 milioni di euro per il 2011 e 100 per il 2012 a Liguria (45), Veneto (30), Campania (20), Messina (5). Alle Regioni del Centronord sarebbero comunque stati assegnati 150 milioni. Ora ne avranno 175, quindi 25 in più. Basterebbe leggere con attenzione per scoprire che nessuno scippo è stato perpetrato ai danni del Sud”. 
Invece non è così!!!
Il Nord avrebbe ricevuto “solo” 25 milioni in più? …Già questo sarebbe un torto per le regioni meridionali ed in più la realtà dice anche …e meglio che: i 150 milioni, ovvero parte del 15% previsto per le regioni del Nord su un miliardo, sono già stati dati a queste ultime attraverso accordi di programma già sottoscritti con il ministero dell'Ambiente e vistati dalla Corte dei conti. Le risorse assegnate dall'emendamento, dunque, sono aggiuntive rispetto ai 150 milioni che la legge destina al Nord.

…Quando si dice: “Attento che inciampi!!! Se corri dietro le bugie e i furti …ti rompi le ginocchia!!!


106 JONICA e SA-RC
Mai vista tanta pubblicità a costo zero!!!
C’erano più esponenti politici, di grande e piccolo taglio, che gente comune all’inaugurazione delle gallerie di Montegiordano. Tutti contenti!!! Dal Ministro al Governatore Scopelliti …sorrisi a 48 denti, …ma non ci si è accorti della mera ed ennesima beffa: gallerie strette, poco idonee al traffico che interessa la 106, …senza corsie di emergenza, … … … .
“…E queste …sono gallerie di ultima generazione?”
E poi!!!, …l’annuncio-beffa del presidente dell’Anas Ciucci, che parla di fine lavori sull’A3 nel 2013 quando nel quinto macrolotto reggino lo stato di avanzamento si aggira oggi attorno al 5 %. Interventi che rispondono ad una strategia precisa del Governo Berlusconi, che da un lato condanna la Calabria all’isolamento, e dall’altro continua ad agitare come panacea di tutti i mali il Ponte sullo Stretto, grande bluff mediatico, politico, amministrativo, sociale, culturale, intellettuale, …e chi più ne ha ...PIU’ NE PUO’ METTERE.

 “Non è il caso, che il Governatore Scopelliti metta da parte, anche per un solo attimo, gli ordini e le manie del suo Cavaliere e pensi, piuttosto, seriamente alla gente che governa …per capire cosa è meglio o peggio per questa?, …altrimenti si dimetta.

Saremmo lieti di sapere il Vostro pare in merito.

…Per adesso ci fermiamo qui. Nel prossimo intervento parleremo di Scuola ...ed altro.